L’INTELLIGENZA PER RIFORMARE L’ITALIA DAL BASSO

DECENTRALIZZAZIONE E DATI TRASPARENTI

Le nazioni, come tutti i sistemi complessi non sono riformabili dall’alto e s’illude chi pensi che novelli “salvatori della Patria, per quanto noti e rispettati, possano veramente riformare e far rinascere un paese difficile e gattopardesco come l’Italia. Chi ci ha provato ha sempre fallito.

L’approccio radicalmente nuovo di RINASCIMENTO ITALIA consiste nel mettere a disposizione di tutti i cittadini, in modo semplice, organizzato ed efficace,i risultati delle tecnologie Big Data (ovvero, la grande mole di dati oggi disponibili) e Intelligenza Artificiale (ovvero gli algoritmi per prendere decisioni migliori) per informare correttamente ed in modo trasparente, per rendere comparabile e migliorabile il processo dell’attività politica e di gestione del bene pubblico.

Stato, amministrazioni ed enti pubblici, fino ai singoli comuni, hanno finalmente iniziato a rendere disponibili online i dati relativi alle entrate fiscali ed alle spese sostenute. Benchè rimanga ancora molto da fare in tema di completezza e rilevanza dei dati pubblicati, è profonda convinzione di RINASCIMENTO ITALIA che solo l’analisi intelligente (ed intelligibile) e la pubblicazione in Rete di tali informazioni daranno vita ad una inarrestabile dinamica dal basso, dai cittadini, per l’attuazione di cambiamenti e riforme.

Controllo dal basso
“Nulla si può sperare dall’alto,
tutto dal basso”

(da “Diari”, Pietro Nenni)

Quale primo cittadino, per esempio, oserà proporre aumenti di aliquote impositive o delle rette degli asili, se il dettaglio delle spese del comune da questi amministrato – disponibile ora su computer e smartphones – evidenzierà milioni di euro spariti dentro fondazioni intrasparenti?

Quali cittadini saranno disposti ad accettare l’aumento della bolletta, se potranno facilmente scoprire che spese e compensi degli amministratori delle società elettriche comunali sono aumentati del 40% in un anno?
E come giustificare che il costo medio delle siringhe per gli ospedali pubblici di una certa regione è fino a dieci volte superiore alla media nazionale?

La conoscenza dettagliata della spesa pubblica e delle attività di chi governa il Paese, informazioni a portata di un click di computer, sarà la vera spinta al taglio della parte improduttiva ed al rinascere di un senso civico diffuso nella società italiana.

RINASCIMENTO ITALIA cerca di promuovere l’accesso completo e granulare ai dati pubblici ed ha già investe nelle tecnologie e negli algoritmi necessari per l’analisi e la diffusione di delle dati, informazioni e conoscenze.

Ridurre significativamente la corruzione

Informatizzazione di tutti gli appalti pubblici. Creazione di un’Authority indipendente per l’approvazione ex-ante degli appalti più rilevanti.
Trasparenza online su bilanci e azionisti delle società partecipanti a gare d’appalto.

Riformare parlamento e legge elettorale

Ritorno ad un sistema elettorale che consenta la formazione di una solida maggioranza governativa e l’espressione di preferenze.

Il sogno europeo

Italia, Germania, Francia, non hanno alcuna prospettiva di duratura prosperità senza una forte integrazione federale nella Comunità Europea (leggi qui perchè). RINASCIMENTO ITALIA intende farsi promotore di un programma elettorale comune a tutti i paesi europei e volto alla creazione degli Stati Federali d’Europa.

“C’è stata un’evoluzione morale, in primo luogo un’evoluzione dei valori con l’esplosione dell’individualismo contemporaneo. C’è gran dibattito oggi tra i filosofi. Alcuni dicono che l’individualismo fosse forte anche un secolo fa. Io lo contesto. L’individualismo odierno porta le persone a ripiegarsi su se stesse. Ci aggiunga pure, lo dico da laico, il declino dell’influenza delle religioni. La maggioranza dei giovani pensa che noi siamo i soli maestri e giudici del nostro destino. Io credo che questa società stia cominciando a liquefarsi. Ed è una tendenza da combattere: poiché non rinuncio all’idea che noi non siamo soltanto noi stessi, ma siamo anche attraverso gli altri e apparteniamo a collettività e comunità, per volontà e per interdipendenza dei fatti, l’avventura collettiva ha ancora un senso. E cos’è il progetto europeo se non una bellissima avventura collettiva?…” (Jacques Delors)

Riformare burocrazia e giustizia

“Mediamente, ogni piccola e micro impresa spende 12mila euro all’anno per la burocrazia, con un impegno di 30 giornate lavorative”
158mo posto al mondo per la durata dei processi; una media di 1.210 giorni per recuperare un credito; 740 giorni per una causa di separazione; i tempi medi di definizione della giustizia italiana sono pari a sette anni e tre mesi in ambito civile e quattro anni e nove mesi nel penale. 1% di PIL (stima Banca d’Italia) perso ogni anno per il malfunzionamento del sistema giudiziario. La rinascita dell’Italia passa anche attraverso un coerente piano di riforme legislative e di investimenti tecnologici per snellire e rendere più trasparente – oltre che più vicina alle esigenze dei cittadini – Pubblica Amministrazione e Giustizia.

Quale futuro ci aspetta

La maggioranza dei cittadini europei non ha ancora compreso che le continue turbolenze sui mercati finanziari sono solo le campane di allarme sul Titanic che sta per scontrarsi con l’iceberg in arrivo.

L’iceberg in questo caso sono i 2,5 miliardi di persone dei paesi in via di industrializzazione (Cina, India, Brasile, Indonesia, ecc.), che stanno diventando la nuova classe media e quella affluente del mondo, a velocità impressionante.

Quando la gran parte di queste persone vorrà godere dei privilegi che noi europei diamo per scontati, come guidare l’automobile, mangiare carne, pesce e cioccolata, fare vacanze su una bella spiaggia e mandare i figli nelle migliori università, a che livello saliranno i prezzi di materie prime e risorse limitate?

Chi produce la nuova ricchezza avrà il denaro per accapparrarsi tali beni; americani ed europei pieni di debiti e senza crescita economica, né di popolazione, saranno costretti a risettare le proprie aspettative di benessere, qualità della vita e wealfeare. Non sarà per nulla facile, ancor meno per una popolazione di persone sempre più vecchie.

Inoltre, l’ “elefante nella stanza” è sicuramente l’innovazione tecnologica che crea macchine, robot ed intelligenza artificiale che aumentano la produttività sostituendo lavoro umano; questo – a parità di altri fattori – crea nel tempo disequilibri incolmabili tra domanda ed offerta aggregata. Che lavoro faranno 10 miliardi di persone, i nostri figli e nipoti?

Leggi il manifesto

Come terminare immediatamente la crisi

L’Italia, in situazione di avanzo primario e di ribilanciamento delle partite con l’estero, non ha bisogno di fare default o di uscire dall’euro – entrambe le soluzioni con conseguenze imprevedibili per la nostra economia. Il 65% del debito pubblico italiano è in mani nostrane, prevalentemente banche e rentiers ed ogni anno la spesa per interessi sul debito divora oltre 80 miliardi.

La legge italiana consente al governo di modificare unilateralmente scadenze e termini dei BTP; è sufficiente sostituire i titoli in mano italiana con titoli a dieci (o anche a 30) anni, con cedola interessi al 1%. I risparmi sugli interessi nel primo triennio ammonterebbero a circa € 120 miliardi, denaro con il quale finanziare spesa per investimenti produttivi insieme a investitori privati e istituti di credito internazionali – portando così il totale degli investimenti fino a € 400-500 miliardi. 

Tale ristrutturazione del debito italiano è stata suggerita anche dal segretario generale OECD.
Le banche italiane con i BTP in portafoglio soffriranno perdite a bilancio per via dei minori interessi incassati? In parte si, ma è l’ultimo dei problemi del Paese. Sono le stesse banche che invece di dare credito alle imprese fanno trading finanziario pagando l’uno per cento alla BCE per incassare il 4%-5% sui BTP. Questa crisi ci ha insegnato che banche e governi sono un tutt’ uno e che i contribuenti alla fine le devono salvare. Che vengano quindi ricapitalizzate dai loro azionisti oppure nazionalizzate, come hanno fatto USA e Germania. 

Tale soluzione può essere adottata nel giro di poche settimane, in maniera indolore. Gli investitori stranieri mantengono i loro diritti acquisiti sul debito italiano, mentre quelli nostrani per un pò di anni non incasseranno tutti gli interessi che si aspettavano. Allungare la scadenza del debito esistente e ridurre i tassi di interesse serve per interrompere la micidiale spirale negativa recessione-rapporto debito/PIL-tassi d’ interesse e per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al rilancio economico ed occupazionale del Paese.

L’articolo 3, lettera c) del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398 prevede già la possibilità per il governo di “procedere, ai fini della ristrutturazione del debito pubblico interno ed estero, al rimborso anticipato dei titoli, a trasformazioni di scadenze, ad operazioni di scambio nonche’ a sostituzione tra diverse tipologie di titoli o altri strumenti previsti dalla prassi dei mercati finanziari internazionali.”

Richiesta di NON prorogare ulteriormente lo stato di emergenza

Spettabile Presidente Mattarella,
spettabile Presidente del Consiglio dei Ministri,
spettabili Membri del Parlamento italiano,
spettabili Presidenti di Regione,
spettabile Ministri del Governo italiano,
cc: i rappresentanti dei media italiani

secondo notizie di stampa, a breve delibererete l’ulteriore proroga dello stato di emergenza pandemica, nonostante:

– gli ospedali siano vuoti
– i malati COVID-19 siano rarissimi
– i positivi al test siano praticamente tutti asintomatici

Questi fatti sono dimostrati e dimostrabili, confermati da innumerevoli scienziati e medici di tutto il mondo, compresi esperti italiani che potete invitare entro 24 ore a relazionare Governo e Parlamento. È anche oramai assodato che i test utilizzati e le relative analisi non sono adatti a rilevare il virus e la carica virale; sta per questo partendo in Germania una gigantesca class action per risarcimento danni nei confronti delle entità pubbliche responsabili di aver introdotto test completamente inutili, che vengono però utilizzati per giustificare la continuazione dello stato di emergenza. Per Vostra comodità, abbiamo creato un primo archivio di schede illustrative semplici da comprendere, ancorchè tutte supportate da bibliografia che i vostri esperti non possono non conoscere.

Al di là di questo, anche se fosse vero che il virus è ancora presente con forte carica virale e pericoloso nel far ammalare le persone (ma non vi è evidenza di ciò…), la Sars-Cov2 oramai si cura ed esistono anzi moltissime cure efficaci e pure poco costose. Abbiamo riassunto in questo documento l’evidenza medica, con link alle fonti, che vi preghiamo di leggere attentamente.

Se deciderete di prorogare lo stato di emergenza, senza alcuna evidenza scientifica o logico-razionale a supporto di tale decisione, le conseguenze sul tessuto socio-economico e sulla salute degli italiani saranno devastanti: chiusura di partite IVA ed imprese, disoccupazione di massa, suicidi, depressione e molto altro ancora.

Gli scriventi ritengono che sia diritto esclusivo dei cittadini decidere se correre o meno il rischio di ammalarsi, così come già avviene per l’influenza e per tantissime altre malattie, sapendo che ora i medici sanno come curare con successo anche il COVID-19. La povertà e l’infelicità, invece, non si curano.

Trovate in allegato l’elenco dei cittadini che hanno firmato questa mail di richiesta e sul sito www.orabasta.info la petizione.

Vi preghiamo di decidere in coscienza ed amore per il Paese e per tutti gli abitanti che vi hanno dato fiducia nella gestione del bene pubblico. Siamo sicuri che non vorrete rimanere nella storia come italiani i cui nomi verranno infangati per sempre.

PS: Federazione Rinascimento Italia (FRI), è l’associazione civica per la difesa dei diritti e delle libertà di tutti che ha messo gratuitamente a disposizione il servizio di inoltro mail via PEC a tutti i cittadini italiani firmatari di questa petizione.

Oggetto: DOMANDE AI GIORNALISTI DI QUALITÀ FONTANA, GIANNINI, MOLINARI

Cari Direttori,

Ieri, 17 agosto 2020, in italia sono morte 1.997 persone (media giornaliera in linea con le statistiche nazionali).

Di queste povere creature: 600 ci hanno lasciato per infarto, 500 per cancro, 894 Parkinson, Alzheimer, MS, ME, Diabete, SLA, incidenti stradali, infezioni ospedaliere etc…
3 morti “con” il Covid con età superiore a 82.5 anni con chissà quali patologie pregresse identificati con un test che dà l’80% di falsi positivi.

Questi sono i veri numeri della “pandemia di asintomatici”, il resto è sempre e solo terrorismo mediatico, business vaccinale e interessi politico finanziari mondiali.
Siete in grado di smentirci e dire che è falsa anche questa notizia e che magari oltre a non rispettare gli standard vostri di qualità giornalistica, incita all’odio?

Attendiamo risposta…

Oggetto: Vs documento Integrazione Regolamento d’Istituto

Signora Garron e signora Gallo, Federazione Rinascimento Italia, insieme al sindacato SINALP, difende bambini, ragazzi e le loro famiglie, ma anche insegnanti e presidi ancora degni di questo nome, da abusi e soprusi che alcuni dirigenti scolastici stanno mettendo in atto. Tantissimi associati e persone per bene, parte de IL MILIONE – un gruppo di protesta civica di già 21.000 persone – ci hanno segnalato il  vostro recente documento, che prevede la punizione degli alunni non rispettosi dei protocolli di sicurezza COVID-19. Siamo basiti ed indignati – e con noi quasi 30.000 persone – della vostra decisione, altamente diseducativa e con palese danno psicologico e quindi anche fisico (forse lo ignorate, ma psiche e salute sono strettamente correlate) dei ragazzi che dovreste invece tutelare. Ne risponderete ovviamente sia in sede civile che penale.

È nostra ferma convinzione – supportata da una montagna di evidenza fattuale, che evidentemente voi non vi prendete nemmeno cura di ricercare – che i contenuti del vostro documento siano privi di ogni fondamento scientifico e prevedano azioni illegali, diseducative e contrarie alla dignità e alla salute di bambini e ragazzi. Avendolo scritto, vi fate carico delle conseguenze.

Per tali motivi, i firmatari chiedono che:

A. si proceda ad immediata abolizione del protocollo “in toto”, con il ripristino della situazione ex ante

B. la dirigenza scolastica voglia rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità nel proteggere i minori affidati e si riservano ogni azione per l’immediato ripristino della legalità, del rispetto e della dignità dovuti all’infanzia e alla gioventù senza alcun compromesso.

Il firmatario:

Oggetto: att.ne sig.ri Angelo Prontera e Roberto Stefana – Vs missiva

Prendiamo atto della vostra “rettifica” a fronte di ben 500 mail inviate alla dirigenza dai genitori e dai cittadini a cui sta a cuore il bene della scuola e del paese intero. Tuttavia non ci reputiamo affatto soddisfatti e consideriamo le correzioni al protocollo del tutto formali e inadatte a modificare nella sostanza il terrificante e disumano trattamento che intendete riservare ai nostri figli. In particolare, osserviamo che:

1. nella vostra comunicazione vi limitate a ribadire quanto previsto dal Protocollo di intesa per l’avvio dell’anno scolastico (…). È nostra ferma convinzione che i contenuti di questo documento siano privi di ogni fondamento scientifico e prevedano azioni illegali, diseducative e contrarie alla dignità e alla salute di bambini e ragazzi. Accettandolo, vi fate carico delle conseguenze.

2. nella “rettifica” non c’è alcuna sostanziale abolizione del principio secondo cui il bambino può essere allontanato dalla famiglia per motivi di salute, di per sé aberrante, ma semplicemente mantenendo fermo il presupposto lo si diluisce nella ambigua formula “quanto prima possibile”, che lascia intendere chiaramente le intenzioni degli estensori: permettere alle autorità sanitarie di disporre arbitrariamente del minore per il tempo necessario ad espletare qualsivoglia trattamento sanitario ritenuto necessario, senza il previo consenso dei genitori. Si tratta a tutti gli effetti di reati penali di cui il Preside sarà chiamato a rispondere.

3. c’è il sospetto che la “ritrattazione” nasconda in realtà una strategia tanto subdola quanto pericolosa. Infatti mentre da un lato si ribadisce che “nessuna decisione definitiva verrà presa senza il coinvolgimento e il confronto con la componente genitoriale ecc.”  dall’altro non solo i genitori non sono mai stati invitati a discutere il protocollo scolastico, ma addirittura l’impianto complessivo tradisce che la Dirigenza ha già deciso da che parte stare. E non è quella dei bambini che invece dovrebbe proteggere.

Per tali motivi, i firmatari chiedono che:

A. si proceda ad immediata abolizione del protocollo “in toto” con il ripristino della situazione ex ante

B. la Dirigenza scolastica voglia rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità nel proteggere i minori affidati e si riservano ogni azione per l’immediato ripristino della legalità, del rispetto e della dignità dovuti all’infanzia e alla gioventù senza alcun compromesso.

Il firmatario:

Non sei ancora associato FRI e vuoi contattarci?

Scrivici qui