APPROFONDIMENTI TEMATICI​

FATTI. ANALISI. LOGICA. SOLO COSÌ POSSIAMO DIFENDERCI

Richiesta di NON prorogare ulteriormente lo stato di emergenza

Spettabile Presidente Mattarella,
spettabile Presidente del Consiglio dei Ministri,
spettabili Membri del Parlamento italiano,
spettabili Presidenti di Regione,
spettabile Ministri del Governo italiano,
cc: i rappresentanti dei media italiani

secondo notizie di stampa, a breve delibererete l’ulteriore proroga dello stato di emergenza pandemica, nonostante:

– gli ospedali siano vuoti
– i malati COVID-19 siano rarissimi
– i positivi al test siano praticamente tutti asintomatici

Questi fatti sono dimostrati e dimostrabili, confermati da innumerevoli scienziati e medici di tutto il mondo, compresi esperti italiani che potete invitare entro 24 ore a relazionare Governo e Parlamento. È anche oramai assodato che i test utilizzati e le relative analisi non sono adatti a rilevare il virus e la carica virale; sta per questo partendo in Germania una gigantesca class action per risarcimento danni nei confronti delle entità pubbliche responsabili di aver introdotto test completamente inutili, che vengono però utilizzati per giustificare la continuazione dello stato di emergenza. Per Vostra comodità, abbiamo creato un primo archivio di schede illustrative semplici da comprendere, ancorchè tutte supportate da bibliografia che i vostri esperti non possono non conoscere.

Al di là di questo, anche se fosse vero che il virus è ancora presente con forte carica virale e pericoloso nel far ammalare le persone (ma non vi è evidenza di ciò…), la Sars-Cov2 oramai si cura ed esistono anzi moltissime cure efficaci e pure poco costose. Abbiamo riassunto in questo documento l’evidenza medica, con link alle fonti, che vi preghiamo di leggere attentamente.

Se deciderete di prorogare lo stato di emergenza, senza alcuna evidenza scientifica o logico-razionale a supporto di tale decisione, le conseguenze sul tessuto socio-economico e sulla salute degli italiani saranno devastanti: chiusura di partite IVA ed imprese, disoccupazione di massa, suicidi, depressione e molto altro ancora.

Gli scriventi ritengono che sia diritto esclusivo dei cittadini decidere se correre o meno il rischio di ammalarsi, così come già avviene per l’influenza e per tantissime altre malattie, sapendo che ora i medici sanno come curare con successo anche il COVID-19. La povertà e l’infelicità, invece, non si curano.

Trovate in allegato l’elenco dei cittadini che hanno firmato questa mail di richiesta e sul sito www.orabasta.info la petizione.

Vi preghiamo di decidere in coscienza ed amore per il Paese e per tutti gli abitanti che vi hanno dato fiducia nella gestione del bene pubblico. Siamo sicuri che non vorrete rimanere nella storia come italiani i cui nomi verranno infangati per sempre.

PS: Federazione Rinascimento Italia (FRI), è l’associazione civica per la difesa dei diritti e delle libertà di tutti che ha messo gratuitamente a disposizione il servizio di inoltro mail via PEC a tutti i cittadini italiani firmatari di questa petizione.

Oggetto: DOMANDE AI GIORNALISTI DI QUALITÀ FONTANA, GIANNINI, MOLINARI

Cari Direttori,

Ieri, 17 agosto 2020, in italia sono morte 1.997 persone (media giornaliera in linea con le statistiche nazionali).

Di queste povere creature: 600 ci hanno lasciato per infarto, 500 per cancro, 894 Parkinson, Alzheimer, MS, ME, Diabete, SLA, incidenti stradali, infezioni ospedaliere etc…
3 morti “con” il Covid con età superiore a 82.5 anni con chissà quali patologie pregresse identificati con un test che dà l’80% di falsi positivi.

Questi sono i veri numeri della “pandemia di asintomatici”, il resto è sempre e solo terrorismo mediatico, business vaccinale e interessi politico finanziari mondiali.
Siete in grado di smentirci e dire che è falsa anche questa notizia e che magari oltre a non rispettare gli standard vostri di qualità giornalistica, incita all’odio?

Attendiamo risposta…

Oggetto: Vs documento Integrazione Regolamento d’Istituto

Signora Garron e signora Gallo, Federazione Rinascimento Italia, insieme al sindacato SINALP, difende bambini, ragazzi e le loro famiglie, ma anche insegnanti e presidi ancora degni di questo nome, da abusi e soprusi che alcuni dirigenti scolastici stanno mettendo in atto. Tantissimi associati e persone per bene, parte de IL MILIONE – un gruppo di protesta civica di già 21.000 persone – ci hanno segnalato il  vostro recente documento, che prevede la punizione degli alunni non rispettosi dei protocolli di sicurezza COVID-19. Siamo basiti ed indignati – e con noi quasi 30.000 persone – della vostra decisione, altamente diseducativa e con palese danno psicologico e quindi anche fisico (forse lo ignorate, ma psiche e salute sono strettamente correlate) dei ragazzi che dovreste invece tutelare. Ne risponderete ovviamente sia in sede civile che penale.

È nostra ferma convinzione – supportata da una montagna di evidenza fattuale, che evidentemente voi non vi prendete nemmeno cura di ricercare – che i contenuti del vostro documento siano privi di ogni fondamento scientifico e prevedano azioni illegali, diseducative e contrarie alla dignità e alla salute di bambini e ragazzi. Avendolo scritto, vi fate carico delle conseguenze.

Per tali motivi, i firmatari chiedono che:

A. si proceda ad immediata abolizione del protocollo “in toto”, con il ripristino della situazione ex ante

B. la dirigenza scolastica voglia rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità nel proteggere i minori affidati e si riservano ogni azione per l’immediato ripristino della legalità, del rispetto e della dignità dovuti all’infanzia e alla gioventù senza alcun compromesso.

Il firmatario:

Oggetto: att.ne sig.ri Angelo Prontera e Roberto Stefana – Vs missiva

Prendiamo atto della vostra “rettifica” a fronte di ben 500 mail inviate alla dirigenza dai genitori e dai cittadini a cui sta a cuore il bene della scuola e del paese intero. Tuttavia non ci reputiamo affatto soddisfatti e consideriamo le correzioni al protocollo del tutto formali e inadatte a modificare nella sostanza il terrificante e disumano trattamento che intendete riservare ai nostri figli. In particolare, osserviamo che:

1. nella vostra comunicazione vi limitate a ribadire quanto previsto dal Protocollo di intesa per l’avvio dell’anno scolastico (…). È nostra ferma convinzione che i contenuti di questo documento siano privi di ogni fondamento scientifico e prevedano azioni illegali, diseducative e contrarie alla dignità e alla salute di bambini e ragazzi. Accettandolo, vi fate carico delle conseguenze.

2. nella “rettifica” non c’è alcuna sostanziale abolizione del principio secondo cui il bambino può essere allontanato dalla famiglia per motivi di salute, di per sé aberrante, ma semplicemente mantenendo fermo il presupposto lo si diluisce nella ambigua formula “quanto prima possibile”, che lascia intendere chiaramente le intenzioni degli estensori: permettere alle autorità sanitarie di disporre arbitrariamente del minore per il tempo necessario ad espletare qualsivoglia trattamento sanitario ritenuto necessario, senza il previo consenso dei genitori. Si tratta a tutti gli effetti di reati penali di cui il Preside sarà chiamato a rispondere.

3. c’è il sospetto che la “ritrattazione” nasconda in realtà una strategia tanto subdola quanto pericolosa. Infatti mentre da un lato si ribadisce che “nessuna decisione definitiva verrà presa senza il coinvolgimento e il confronto con la componente genitoriale ecc.”  dall’altro non solo i genitori non sono mai stati invitati a discutere il protocollo scolastico, ma addirittura l’impianto complessivo tradisce che la Dirigenza ha già deciso da che parte stare. E non è quella dei bambini che invece dovrebbe proteggere.

Per tali motivi, i firmatari chiedono che:

A. si proceda ad immediata abolizione del protocollo “in toto” con il ripristino della situazione ex ante

B. la Dirigenza scolastica voglia rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità nel proteggere i minori affidati e si riservano ogni azione per l’immediato ripristino della legalità, del rispetto e della dignità dovuti all’infanzia e alla gioventù senza alcun compromesso.

Il firmatario:

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